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Cos'è la carie dentale?


I batteri presenti nella placca, trasformano gli zuccheri presenti nei cibi in acidi, i quali possono intaccare prima lo smalto e poi la dentina, dando luogo alla formazione di una cavità (carie dentale), che se non curata, può ingrandirsi distruggendo progressivamente il dente. Un dente attaccato dalla carie non guarisce mai da solo; ecco perché la prevenzione e la cura della carie dentale sono così importanti. La placca è una pellicola bianco-giallastra composta da batteri, residui di cibo e saliva, che si attacca ai denti, soprattutto nei punti in cui la pulizia risulta più difficile: solchi dentali della superficie masticatoria, spazi tra dente e dente e bordo gengivale.

 

Predisposizione alla carie dentale


La predisposizione alla carie dentale, può essere di natura ereditaria, ma dipende anche da altri fattori: -denti storti o molto vicini tra di loro, la cui pulizia risulta difficile; -denti con solchi molto accentuatì, nei quali placca e residui alimentari ristagnano più facilmente; -condizioni fisiologiche quali gravidanza ed allattamento. che a causa di modificazioni ormonali alterano la composizione salivare.

 

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Come progredisce la carie dentale?


La carie dentale inizia dallo smalto, il tessuto duro che ricopre il dente.E’ il tessuto più duro del nostro corpo, ed anche il più ricco di minerali. Nella fase iniziale, quando la carie è limitata allo smalto, questo diventa prima di colore bianco pallido, rimanendo liscio, per poi diventare ruvido. Se la carie dentale non viene curata durante questo stadio progredisce formando una cavità nello smalto. A questo puntola carie raggiunge la dentina. I tubuli dentinali sono comunicanti con la polpa, dove si trovano i nervi dentali, quindi molto spesso il dente diventa sensibile al caldo, al freddo e ai cibi dolci. Progredendo ulteriormente, la carie può raggiungere la polpa dentale, provocando un infiammazione, spesso dolorosa, che nei casi più gravi può coinvolgere anche il tessuto osseo.


La carie dentale dipende dall'età?


La carie dentale si sviluppa più frequentemente nei denti dei bambini e dei ragazzi, nei quali può essere utile un trattamento di sigillatura dei solchi. Tuttavia, è comune anche tra gli adulti e gli anziani; talvolta può svilupparsi attorno al bordo di un otturazione indebolita o fratturata dal tempo e dall’usura. Tra gli adulti si possono inoltre verificare carie che colpiscono le radici dei denti, quando queste risultino scoperte dall’abbassamento delle gengive (recessione gengivale). La radice del dente non essendo ricoperta dallo smalto dentale è infatti, più sensibile alla carie.


Come si cura un dente cariato?


Per curare un dente cariato, il vostro dentista rimuoverà la parte di dente danneggiata dalla carie fino a trovare tessuto sano. La cavità così ottenuta viene poi disinfettata e il dente ricostruito con materiale scelto in base alla sua posizione , alla grandezza della cavità ottenuta, ad esigenze estetiche, masticatorie e di robustezza del restauro. In base ai criteri sopra elencati, il dente può essere restaurato con un’otturazione, un intarsio, una corona, una faccetta, etc.
Quando la carie è molto profonda, può essere necessario eseguire un trattamento più lungo e complesso (cura canalare) per salvare il dente, prima di procedere con un restauro.


Perchè curare la carie nella fase iniziale?


La carie dentale è un processo irreversibile (solo carie microscopiche hanno qualche possibilità di rimineralizzarsi).Una volta individuata la carie è preferibile curarla subito, anche se il dente non fa male, perchè infatti progredisce rapidamente danneggiando seriamente il dente e a volte in maniera irreparabile.
Curare un dente cariato durante lo stadio iniziale, comporta un procedimento più semplice ed economico rispetto ad una cura canalare o ad altre procedure che possono rendersi necessarie quando la carie ha già seriamente danneggiato il dente.

 

Moderni orientamenti terapeutici : trattamenti mini invasivi – intarsi

Per ottenere i migliori risultati nel ripristinare la salute dei denti colpiti da carie, effettuiamo le otturazioni con i materiali più moderni e sicuri: i compositi, che grazie alla loro struttura, garantiscono robustezza, resistenza ed effetto estetico. Sono cambiati quindi gli orientamenti terapeutici che hanno l’obbiettivo di curare il più precocemente possibile le carie per conservare il più possibile la sostanza dentale in modo tale che il dente sia meno fragile ai carichi masticatori. Questo obbiettivo, al giorno d’oggi , è possibili attraverso le tecniche di restauro che utilizzano, grazie ai progressi della tecnologia, i moderni adesivi smalto- dentinali e i nuovi materiali compositi.

Nelle situazioni cliniche in cui gli elementi dentali sono gravemente compromessi vengono sempre di più utilizzati gli intarsi in composito: per esempio nei restauri post endodontici o nei restauri di denti vitali con la compromissione di una o più cuspidi. Gli elementi dentali sottoposti a terapia endodontica presentano la necessità di un restauro in grado di ripristinare le performance meccaniche dell’elemento dentale integro. Fino a qualche tempo fa, il restauro post endodontico per eccellenza era ritenuto la corona protesica più associato all'utilizzo del perno moncone;con le nuove tecniche adesive si utilizzano gli intarsi in composito (overlay).

Gli intarsi permettono di salvaguardare la struttura dentale sana rimasta e di ricostruire con ottimi risultati estetici e funzionali, anche parti del dente estese. Costituiscono una valida alternativa alle otturazioni in denti danneggiati da carie o usura che tuttavia, non hanno bisogno di essere ricoperti con capsula.

Oggi l’utilizzo degli intarsi in composito rappresenta l’opportunità di limitare l’invasività delle nostre metodiche restaurative, mantenendo i margini del restauro fuori dal solco gengivale, ripristinando efficacemente le caratteristiche biomeccaniche degli elementi trattati .
Un intarsio può essere fatto per varie ragioni:
-in alternativa ad un'otturazione molto grande, che potrebbe risultare non sufficientemente robusta,
-per evitare l'uso dell'amalgama d' argento nelle otturazioni,
-quando si voglia ottenere un'otturazione nei denti posteriori con un risultato estetico ottimale (intarsio di ceramica o di resina)

DI CHE MATERIALI SONO FATTI GLI INTARSI?


Gli Intarsi possono essere fatti di ceramica o di composito. Fino a qualche anno fa , la tecnica degli intarsi era limitata all'uso dell'oro, ma attualmente l'utilizzo di materiali dello stesso colore del dente sono in grado di conferire ai restauri con intarsi, ottimi risultati estetici. Il materiale più adatto al caso sarà scelto in base ad esigenze estetiche , tenendo in considerazione anche il notevole carico masticatorio al quale i denti posteriori sono sottoposti.

 

COME SI FA UN INTARSIO?


Inizialmente , il dente viene preparato rimuovendone la parte danneggiata e modellato in maniera tale da poter alloggiare l'intarsio . Un' impronta del dente viene poi rilevata in modo da ottenere un modello dal quale viene costruito l'intarsio.

 

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L'intarsio viene posizionato nella cavità mediante un cemento composito, per ottenere un risultato bio- meccanico ottimale e un estetica migliore.